Governance e Processo di Pace

Il Myanmar sta vivendo una fase storica del suo sviluppo, in quanto sta attraversando molteplici transizioni: dal conflitto alla pace, dal governo autocratico ad un governo democratico e da un'economia chiusa a un mercato aperto. In questo momento il sostegno della comunità internazionale ha assunto un ruolo di vitale importanza e il governo del Myanmar si è impegnato, ed è tutt’ora al lavoro, per costruire/strutturare i necessari meccanismi di coordinamento con i partner internazionali, dopo anni di isolamento.

Nel gennaio 2013, il governo ha invitato a partecipare i Partner per lo Sviluppo, bilaterali multilaterali, alla prima edizione del Forum di Cooperazione allo Sviluppo del Myanmar. Il Forum è stata la prima occasione per discutere i settori e le aree prioritarie della strategia di riforma e dei piani di sviluppo del Paese. Qui sono stati presentati due importanti documenti che costituiscono una roadmap per il processo di democratizzazione: il Quadro per la Riforma Economica e Sociale -FESR- e il Piano di Sviluppo Globale Nazionale -NCDP. Il Forum ha inoltre adottato e reso pubblico il "Nay Pyi Taw Accord for Effective Development Cooperation" -NPT-Accord, il primo Memorandum of Understanding ufficialmente condiviso dal Governo del Myanmar e dai Partner per lo Sviluppo sulla cooperazione internazionale. Questo accordo richiama i principi di Busan sulla Partnership Globale ed elenca una serie di impegni e obblighi reciproci, tra cui quello dei Partner per lo Sviluppo di allinearsi piani nazionali, quali FESR e NCDP. L'accordo di Nay Pyi Taw è stato il primo meccanismo formale di un coordinamento governo-donatore.

Con la netta vittoria della Lega Nazionale per la Democrazia –NLD- nelle elezioni del novembre 2015, guidata da Daw Aung San Suu Kyi e la successiva inaugurazione del nuovo governo civile nell'aprile 2016, l'azione dell'esecutivo si è concentrata su tre strategie per facilitare la crescita sostenibile e la pacificazione del Paese.

  • la riorganizzazione interna del governo;
  • consolidamento democratico, con un rinnovato impulso al processo di pace;
  • collegamento con i Partner Internazionali.

Una crescita equa e sostenibile è quindi il volano per ridurre i livelli di povertà esistenti e gettare le basi per una stabilità nel lungo periodo. Le tensioni sociali congiuntamente alla minaccia di disastri naturali risultano, ancora oggi, i principali ostacoli allo sviluppo del Paese, e pertanto vi è la necessità di assicurare una programmazione realistica ed efficace del flusso di aiuti, per rispondere ai bisogni umanitari immediati e per costruire resilienza, rimane alta.

Negli ultimi anni, importanti riforme sono avvenute proprio nel settore dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo-APS, considerato prioritario nell’agenda di governo:

  • La creazione dell'Unità di Coordinamento dell'Assistenza allo Sviluppo-DACU: un organismo politico, centrale nel coordinamento dei flussi di assistenza allo sviluppo in linea con le priorità del Paese;
  • La creazione della "Politica di Assistenza allo Sviluppo-DAP”: un documento che punta a massimizzare i benefici dell'assistenza internazionale, rendendo più efficace e trasparente l'assegnazione e l'erogazione degli aiuti forniti dalle agenzie internazionali. La DAP configura le priorità della nuova politica del Myanmar e mostra un chiaro allineamento con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
  • Il rinnovamento del Dipartimento per le Relazioni Economiche Estere-FERD, ora strutturato nel Ministero degli Investimenti e delle Relazioni Economiche Estere. Il FERD è l'organo di coordinamento dell'APS. Tra i suoi incarichi: relazionarsi con tutti i Partner per lo Sviluppo, accrescere gli investimenti in Myanmar e definire le politiche per monitorare l'efficacia. Svolge, inoltre, il ruolo di segreteria del DACU.
  • La formazione del Cooperation Partners Group-CPG: principale meccanismo di coordinamento per i partner della cooperazione internazionale in Myanmar, con 78 agenzie attualmente membri.

Attraverso l’impegno della Sede AICS di Yangon, l'Italia ha partecipato attivamente a questo processo di revisione, supportando la creazione di una segretariato del CPG per facilitare il flusso di informazioni tra i donatori e il governo. Inoltre, l'AICS Yangon è parte attiva nella divisione del lavoro sostenuta dall'Unione Europea, che ha aperto la sua Delegazione in Myanmar nel 2013. Inoltre, dopo la Conferenza la Conferenza di Pace di Panglong, tenutasi nel settembre 2016 a Nay Pyi Taw, l’Italia ha assicurato il suo sostegno al Myanmar attraverso la partecipazione al Joint Peace Fund - JPF, un fondo multi-donatori il cui obiettivo è sostenere il processo di pace. L’impegno del JPF è volto sia nel coordinamento efficace dei donatori internazionali, sia alla promozione del dialogo e la cooperazione tra il governo centrale e le Organizzazioni Etniche Armate (EAO).

L'obiettivo delle attività di cooperazione realizzate da AICS Yangon nel settore della governance è quello di facilitare l'apertura e la partecipazione del Myanmar quale membro della comunità internazionale, sostenendo al contempo gli sforzi delle sue istituzioni e dei suoi attori nel dialogo interetnico e democratico, in coordinamento con gli altri Partner per lo Sviluppo. L’azione italiana si sviluppa su due aree tematiche:

  • Sostegno al delicato processo di pace, una delle sfide più importanti del Paese.
  • Sostegno alle istituzioni pubbliche, attraverso la formazione tecnica ai funzionari volta a migliorarne la capacità operatività.

La strategia di intervento nello specifico settore si basa sul sostegno alle autorità a livello nazionale e regionale nel Processo di pace, nella riorganizzazione istituzionale e nel percorso verso la decentralizzazione. In particolare attraverso:

  • La partecipazione al Joint Peace Fund gestito da UNOPS al fine di sostenere e facilitare il processo di pace;
  • Il rafforzamento del personale e la fornitura di equipaggiamenti a favore del FERD del Ministero degli Investimenti e delle Relazioni Economiche Esterne e dalla DACU;
  • Il rafforzamento del settore statistico, attraverso il finanziamento a UNFPA con l’iniziativa “Population Census” e la collaborazione con l’Organizzazione Centrale di Statistica - CSO;
  • Il supporto ai meccanismi di coordinamento tra il Governo e i donatori - CPG, rafforzando il coordinamento e l’efficacia dell’aiuto internazionale.