PIENO SOSTEGNO DELLL’ITALIA AL GOVERNO DI YANGON NELLA RISPOSTA AL COVID-19

Comunicato Stampa Congiunto

21 gennaio 2021

YANGON, MYANMAR – Il Governo della Regione di Yangon, l’Ambasciata d’Italia e le Sedi a Yangon di AICS e del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) hanno celebrato oggi il contributo di 1 Milione di Euro, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in supporto al piano di risposta COVID-19, con una cerimonia al Centro di Trattamento e Quarantena “Aung Myint Mo”, nell’area di Sud Dagon, nella Regione di Yangon.

Fin dallo scorso ottobre, il contributo Italiano alle attività del WFP è stato destinato alla fornitura, per oltre 16.000 persone, di pasti dall’alto valore nutrizionale, cure ed assistenza medica nel Centro di Trattamento COVID 19 “Aung Myint Mo” di Yangon, il più grande del Paese in termini di capacità di posti letto.

“La pandemia COVID-19 è una tragedia umanitaria dalle proporzioni globali, che richiede un approccio deciso e coordinato. L’Italia è vicina al Myanmar e alla sua popolazione. Continuerà ad impegnarsi in tutto il mondo per sconfiggere la pandemia, sostenendo le popolazioni piu’ bisognose, finanziando la ricerca scientifica per il vaccino e organizzando a Roma, il prossimo 21 maggio, il Global Health Summit per meglio preparare la risposta internazionale ad eventuali nuove emergenze sanitarie. Il sostegno al Governo Regionale di Yangon e al WFP è parte di questa visione, così come il nostro impegno di lungo corso a favore dello sviluppo sostenibile e della stabilità del Myanmar” ha commentato l’Ambasciatrice d’Italia in Myanmar, Alessandra Schiavo.

Presente alla cerimonia U Phyo Min Thein, Chief Minister della Regione di Yangon, che ha dichiarato: “La possibilità di contare su un sostegno tanto importante è sicuramente di grande sollievo per tutte le persone che stanno ricevendo cure mediche nei centri di trattamento per il COVID-19, come in questo”.

Sulla base della lunga esperienza nel settore della preparazione di pasti secondo i più elevati standard nella sicurezza alimentare, il Vice Direttore del WFP Myanmar, Marcus Prior ha così commentato l’iniziativa: “Grazie all’eccellente coordinamento tra il Governo Regionale di Yangon e il generoso contributo dell’Italia, la nostra assistenza alimentare ha rafforzato la lotta in prima linea del Governo del Myanmar per il contenimento della pandemia, in questa seconda ondata, in un’area particolarmente bisognosa di supporto”.

La Regione di Yangon è stata la più colpita in Myanmar, dove si è registrato un aumento esponenziale in termini di contagio da COVID-19 fin dalla metà dello scorso agosto. I pasti preparati dal WFP sono caratterizzati da elevati standard di sicurezza alimentare e rispondono ai bisogni nutrizionali specifici delle persone ricoverate e affette da COVID 19.

Assistere il Governo del Myanmar nell’azione di risposta al COVID-19 è diventato prioritario per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Yangon fin dall’inizio del dilagarsi della crisi sanitaria nel Paese.

“Con questo intervento specifico AICS intende contribuire a mitigare le conseguenze dirette della pandemia che gravano sulla fasce più vulnerabili della popolazione. Il sostegno della Comunità internazionale è fondamentale al fine di integrare l’impegno del Governo del Myanmar. In quest’ottica, AICS oggi conferma il suo ruolo di attore attivo ed attento, anche grazie alla consolidata ed effettiva collaborazione con il WFP” ha dichiarato Walter Zucconi, Titolare della Sede estera AICS di Yangon.

Nell’ambito delle attività di supporto al Governo del Myanmar, l’assistenza alimentare del WFP ha raggiunto 60 centri di quarantena in 8 Municipalità dello Stato del Rakhine fin dall’inizio del settembre scorso. Hanno inoltre ricevuto cibo e assistenza alimentare dal WFP 100.000 migranti di ritorno soggetti a quarantena in altri 11 Stati e Regioni del Paese

Ciao Maurizio

AICS Yangon è profondamente addolorata per la scomparsa di Maurizio Di Calisto.
Siamo vicini ad Eleonora e Matteo, moglie e figlio di Maurizio, e a loro vanno le nostre più sentite condoglianze.
Il Myanmar è stato l’ultimo Paese dove Maurizio ha lavorato come titolare della Sede Estera di AICS Yangon, prima di ritirarsi nel 2019.
In tutta la sua vita Maurizio ha sempre mostrato un impegno incondizionato per un mondo più sostenibile e giusto. Credeva nella cooperazione allo sviluppo, e questo suo credo è diventata la sua lunga carriera nella cooperazione.
Maurizio sarà ricordato per il suo entusiasmo e la sua passione nel suo lavoro quotidiano, con i suoi colleghi, con il suo team ma soprattutto con le persone bisognose di aiuto in tutti i Paesi dove ha lavorato.
AICS Yangon è vicina nella preghiera e abbraccia la sua famiglia.
Che la sua anima possa riposare in pace.
Ciao Maurizio

Alla Sede AICS di Yangon attribuita la nuova competenza territoriale per Vietnam, Laos e Cambogia

La Delibera del Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo n. 42 del 12 giugno 2020, ha stabilito l’attribuzione delle competenze territoriali per le attività di Cooperazione in Vietnam, Laos e Cambogia alla sede AICS di Yangon, già responsabile per Myanmar e Bangladesh dal 1o Novembre 2020. Nella capitale vietnamita rimane comunque operativo un Ufficio AICS, che proseguirà e porterà a compimento tutte le attività in corso sotto la direzione e supervisione di AICS Yangon.

“È la prima volta, nella giovane storia dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che si verifica il passaggio delle competenze tra Sedi AICS. “AICS Yangon è ben lieta di accogliere Vietnam, Laos e Cambogia sotto la propria responsabilità. La sfida è grande ma ci rende orgogliosi” – spiega il titolare della sede di Yangon, Walter Zucconi – AICS Yangon si qualifica ora come importante hub regionale per la Cooperazione Italiana in tutta il Sudest asiatico. Un nuovo ruolo che ci richiede un maggior impegno e ci sprona a fare di più e meglio, quale contributo dell’Italia al conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 nella Regione.”

Un nuovo contributo dell’Italia di 400.000 Euro al programma Women and Girls First – Fase II, realizzato da UNFPA

Comunicato Stampa Congiunto

UNFPA Myanmar – Ambasciata d’Italia in Myanmar – AICS Yangon

Yangon, Myanmar, 27 Ottobre – L’Ambasciatrice d’Italia in Myanmar, Alessandra Schiavo e il Rappresentante per il Myanmar del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione – UNFPA, Ramanathan Balakrishnan, hanno firmato l’Accordo per un contributo di 400.000 Euro a UNFPA, per l’iniziativa Women and Girls First Programme – Phase II (2020 – 2022).

L’iniziativa permetterà a UNFPA di realizzare interventi mirati alla prevenzione e alla risposta alla violenza di genere (GBV), di assicurare l’accesso alle cure mentali e ai servizi psicosociali alle vittime di violenza, e di garantire i diritti alla salute sessuale e riproduttiva delle donne, di tutte le fasce d’età o con disabilità, a LGBTQIA e ad appartenenti a gruppi marginalizzati nelle aree di conflitto.

Grazie ad un approccio che adotta il nexus assistenza umanitaria, pace e sviluppo, il programma Women and Girls First mira a beneficiare le popolazioni degli Stati del Kachin, Rakhine, Shan, Mon, Kayin e Kayah.

La mancanza di informazioni, le limitazioni agli spostamenti e l’indebolimento dei sistemi di protezione causati dalla pandemia Covid-19, interrompono di fatto l’accesso ai servizi essenziali per la salute sessuale e riproduttiva delle donne, per l’assistenza mentale e psicosociale e per il contrasto alla violenza di genere, per donne e ragazze nelle zone di conflitto, incrementando i fattori di rischio.

“Il contributo italiano al programma Women and Girls First arriva al momento giusto – spiega Mr. Ramanathan Balakrishnan, rappresentante Paese di UNFPA Myanmar, consentendoci di assicurare continuità ai servizi e ai bisogni essenziali delle donne, delle adolescenti e delle bambine nelle aree di conflitto. Forti della nostra esperienza e delle ottime relazioni con i partner locali, investiremo per aumentare l’empowerment di donne, adolescenti e bambine, per garantire l’uguaglianza di genere e l’accesso ai servizi sanitari, sia per la salute sessuale e riproduttiva sia per l’assistenza psicologica, promuovendo anche cambiamenti normativi per prevenire la violenza di genere nelle comunità.”

UNFPA, in virtù del suo mandato, continua così ad assicurare assistenza per prevenire e rispondere alla violenza di genere, per garantire l’accesso alle cure mentali e a servizi psicosociali alle vittime di violenza e a tutelare il diritto alla salute sessuale e riproduttiva di tutte le donne, attraverso 33 Centri e Cliniche, anche itineranti, riservati alle donne negli Stati del Rakhine, Kachin, Kayah, Kayin, Mon e Shan.

“L’Italia vuole contribuire alla costruzione di un futuro migliore per tutte le donne, ragazze e bambine di questo Paese. I risultati positivi ottenuti nella sua prima fase di realizzazione, hanno reso l’iniziativa Women and Girls First un “programma simbolo” per la promozione e il miglioramento dei diritti delle donne in Myanmar. Sono onorata di sottoscrivere questo Accordo e che l’Italia lavori in questa direzione” ha affermato Alessandra Schiavo, Ambasciatrice d’Italia in Myanmar.

“L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, AICS, è perfettamente allineata all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Con questa iniziativa conferma il suo impegno per porre fine alla violenza di genere, sostenendo un approccio che privilegia l’attuazione del nexus assistenza umanitaria, pace e sviluppo e rispondendo, allo stesso tempo, all’attuale crisi sanitaria” ha dichiarato Walter Zucconi, titolare della sede AICS di Yangon, a margine della firma dell’Accordo.

L’Italia ha contribuito per un importo di 800.000 Euro alla prima fase Women and Girls First tra il 2016-2019. Il programma è finanziato da Australia, Unione Europea, Finlandia, Germania, Italia e Svezia.

CULTURE and DEVELOPMENT – Cultural Heritage Conservation, Community Engagement, and Sustainable Development: Lessons Learnt from the Italian Development Cooperation in Southeast Asia

COMUNICATO STAMPA

In occasione del quinto anniversario dell’adozione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, l’Ambasciata d’Italia in Myanmar e la Sede di Yangon dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, hanno organizzato il webinar dal titolo:

“CULTURE and DEVELOPMENT – Cultural Heritage Conservation, Community engagement, and Sustainable Development: Lessons learnt from the Italian Development Cooperation in Southeast Asia”

L’evento si svolgerà online il 15 ottobre prossimo, alle ore 15.00 del Myanmar (le 10.30 in Italia), nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, tradizionalmente organizzato da ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

“L’Agenda 2030 si declina nelle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente. Siamo fermamente convinti che la cultura sia un elemento trasversale a queste tre dimensioni, oltre ad esprimere uno degli asset principali del nostro paese. L’azione dell’Italia in Myanmar e nel mondo è sempre stata coerente con questi obiettivi”, afferma l’Ambasciatrice d’Italia a Yangon, Alessandra Schiavo.

Il webinar, attraverso il racconto degli interventi della cooperazione culturale Italiana in Myanmar e nel Sud Est Asiatico negli ultimi venti anni, vuole essere un’occasione di confronto sulle strategie funzionali all’attuazione dell’Agenda 2030, nella convinzione che la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale rappresentino un volano allo sviluppo anche economico e sociale.

“Negli ultimi anni, la Cooperazione Italiana ha contribuito in modo costante alla protezione del patrimonio culturale del Sud Est Asiatico, non ultimo attraverso il supporto ai siti delle città Pyu e al sito di Bagan, in Myanmar, nominati con successo come Patrimonio dell’Umanità rispettivamente nel 2014 e 2019. Un lavoro condotto in sinergia con le Istituzioni locali, con le Organizzazioni Internazionali e le Università, che ha dimostrato come la promozione e la protezione del patrimonio culturale siano risorse fondamentali per lo sviluppo sostenibile, confermando la necessità di una dimensione integrata, come previsto dall’Agenda 2030” dichiara Walter Zucconi, titolare della Sede di Yangon dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

All’evento prenderanno parte rappresentanti delle Istituzioni ed Organizzazioni italiane ed internazionali che operano nel settore della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale per lo sviluppo sostenibile e Organizzazioni della Società Civile italiane che hanno maturato significative esperienze in Myanmar, lavorando a stretto contatto con le comunità locali.

L’accesso sarà aperto a tutti al seguente link.

Per maggiori informazioni sull’evento, visitare il sito del Festival dello Sviluppo Sostenibile.

Women and Girls First (Fase 2): la salute di donne e adolescenti del Myanmar prioritaria per l’Italia

È stato approvato nell’ultima riunione del Comitato Congiunto dello scorso 31 luglio, il contributo italiano di 400.000 Euro per la seconda fase del programma Women and Girls First (WGF). L’iniziativa è realizzata dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), che gestisce il relativo fondo fiduciario multi-donatori.

Obiettivo della nuova edizione del programma è quello di continuare a contribuire all’accesso universale al diritto alla salute sessuale e riproduttiva delle donne e delle ragazze adolescenti e contrastare la violenza di genere negli stati del Rakhine, del Kachin e dello Shan del Nord.

L’iniziativa Women and Girls First è nata nel 2015 e nella prima fase ha beneficiato di contributi da parte di differenti donatori per un valore complessivo di 12 milioni di dollari L’Italia ha aderito sin da subito all’iniziativa, sostendendola con due separati finanziamenti di Euro 400.000,00 l’uno, deliberati rispettivamente nel 2015 e nel 2017.

“Women and Girls First è un programma che la Cooperazione Italiana sostiene convintamente sin dal suo avvio e che ha già raggiunto importanti risultati durante la prima fase. In particolare, lo sviluppo di procedure operative standard per la gestione dei casi di violenza di genere e il rafforzamento dei servizi di salute sessuale e riproduttiva e di supporto alle vittime di violenza  sono stati alla base della progettazione di questa nuova fase che contribuirà a migliorare ulteriormente la condizione femminile nel Paese”. Con queste parole Walter Zucconi, titolare della sede AICS di Yangon, ha accolto la notizia dell’approvazione del WGF-Fase 2.

L’iniziativa è fortemente allineata all’Agenda 2030 e in particolare agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) n. 3. “Buona salute e benessere per le persone”, n. 5. “Parità di Genere” e n. 16. “Pace e Giustizia”. Infatti, oltre a rafforzare la sostenibilità delle attività precedentemente avviate, l’iniziativa mira anche a consolidare la componente di peacebuilding nel nesso tra azione umanitaria e sviluppo, allo scopo di assicurare una risposta integrata in aree del paese teatro di un conflitto endemico. Negli Stati del Rakhine, del Kachin e dello Shan del Nord, la condizione femminile continua ad essere molto fragile per via degli elevati tassi di povertà e dei bassi livelli di scolarizzazione, ma anche in ragione della presenza di conflitti in fase di recrudescenza.  Si tratta di elementi che hanno favorito il mantenimento di stereotipi culturali sul ruolo della donna, e la relativa stigmatizzazione sociale delle vittime di violenza, facendo registrare un tasso di violenza di genere molto più alto rispetto ad altre zone del Paese.

In particolare, l’assistenza alle donne vittime di violenza nelle zone di conflitto rappresenta uno degli obiettivi specifici dell’iniziativa, attraverso il supporto ai già esistenti Centri per le donne “WGF”, la fornitura di ulteriori servizi di assistenza psicosociale e di kit igienico sanitari nei campi sfollati.

La nuova fase del programma Women and Girl First intende, inoltre, continuare a sostenere le isitituzioni pubbliche per dare piena applicazione al Piano Nazionale per lo Sviluppo della Donna (NSPAW) e all’adozione di una legge per la prevenzione della violenza sulle donne e ragazze.

In virtù dei positivi risultati ottenuti durante la prima fase, Women ad Girls First è divenuto uno dei programmi di riferimento in Myanmar per il sostegno al miglioramento della condizione femminile. Su queste solide basi, la seconda fase dell’iniziativa, che intende coinvolgere un maggior numero di beneficiari e raggiungere nuove municipalità, ha raggiunto oggi un un budget totale di 22 milioni di dollari, anche grazie all’ingresso dell’Unione Europea tra i donatori.

L’iniziativa s’inquadra nella strategia europea di risposta al COVID-19 #TeamEurope, quale intervento che vuole contribuire a mitigare gli effetti della pandemia. Women and Girls First rappresenta infatti anche un importante strumento di risposta all’emergenza sanitaria, che costituisce un ulteriore fattore di rischio e di vulnerabilità per le donne, in particolar modo nei campi sfollati, dove vi è la mancanza di strutture igienico sanitarie adeguate.

Inaugurato il secondo corso di Inglese per il Dipartimento governativo responsabile del Coordinamento Donatori

Walter Zucconi, titolare della sede Aics Yangon, durante il suo intervento

La cerimonia di inaugurazione del “Programma d’insegnamento della lingua inglese” destinato allo staff del Dipartimento per le Relazioni Economiche Estere – FERD – del Ministero degli Investimenti  e al personale del Ministero della Pianificazione, Finanza e Industria, si è tenuta a Nay Pyi Taw lo scorso 21 luglio.

Presenti all’appuntamento Walter Zucconi, titolare della sede estera AICS Yangon, U Than Aung Kyaw, Saw Kalaya Su e Thuzar Khin rispettivamente Direttore Generale, Vice Direttore Generale e Direttore del FERD, e il Direttore di Edulink, Eugene Quah. Si è trattato per AICS della prima occasione di partecipazione ad un evento pubblico e quindi anche di un importante segnale verso un ritorno alla normalità grazie al recente allentamento delle misure adottate dal Governo per fronteggiare la crisi Covid-19 nel Paese.

Il “Programma di insegnamento della lingua inglese” per lo staff del FERD, si inserisce nel progetto “Sostegno al coordinamento dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo – APS – in Myanmar: sviluppo della capacità di Coordinamento dei donatori (CAD-MM)”. Attiva fin dal 2016, per un importo di 950.000 Euro, l’iniziativa intende contribuire al miglioramento dell’efficacia dell’APS nel Paese.

I partecipanti alla cerimonia d’inaugurazione

Il programma, della durata di un anno, vedrà la partecipazione di 75 studenti, tra impiegati e funzionari che si aggiungono ad altri 80 partecipanti, che hanno beneficiato di un corso precedentemente finanziato da AICS.

L’insegnamento della lingua inglese è parte di un piano più ampio di attività previste  concordate con il FERD, volto a migliorare le capacità tecniche e professionali del proprio personale.

Il FERD svolge un ruolo  centrale per il coordinamento dell’APS in Myanmar, e il suo staff interagisce quotidianamente con un numero crescente di partner internazionali.  La lingua inglese diviene quindi lo strumento di comunicazione essenziale per stabilire relazioni, dialogare e negoziare con  tutti gli attori che ruotano intorno al processo di sviluppo sostenibile del Paese.

 

Walter Zucconi e la Vice Direttrice del FERD, Daw Saw Kalaya Su

“Siamo felici di contribuire alla promozione di opportunità per un Paese considerato prioritario dalla Cooperazione Italiana, e allo stesso tempo siamo entusiasti di sostenere un’istruzione di qualità. Siamo orgogliosi di lavorare con e per i cittadini del Myanmar, costruendo insieme un’amicizia, destinata a durare nel futuro” ha dichiarato il titolare della sede AICS Yangon, Walter Zucconi, rinnovando l’impegno nel sostenere le istituzioni locali in questa delicata fase storica del Paese.

Un sistema per le video conferenze per lavorare rispettando la “distanza sociale”

Una nuovo impianto per video conferenze è stato allestito presso il Dipartimento del Tesoro del Ministero della Pianificazione, delle Finanze e dell’Industria, nella capitale Nay Pyi Taw. Tale intervento s’inquadra nell’assistenza tecnica al Dipartimento finanziata dalla Cooperazione Italiana, nell’ambito dell’iniziativa italiana di “Conversione del Debito in Iniziative di Sviluppo” per un importo complessivo di oltre 3,4 milioni di USD, compreso un contributo ad UNOPS che ha gestito il procurement delle apparecchiature.

Tale importante iniziativa si è positivamente conclusa nel marzo 2020. Grazie ai 3,1 milioni di USD previsti dall’operazione di conversione, è stato possibile contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle persone più vulnerabili delle zone rurali dello Stato del Chin, dove sono state realizzate le infrastrutture di base (costruzione di strade, scuole ed edifici pubblici, sistemi di distribuzione dell’acqua e per l’illuminazione pubblica) che hanno consentito di migliorare sensibilmente le condizioni di vita delle comunità beneficiarie.

Il nuovo impianto di videoconferenza consentirà al Dipartimento del Tesoro di svolgere con efficacia e puntualità i propri compiti anche grazie alla possibilità di convocare riunioni online, nonostante le disposizioni sulla distanza sociale attualmente vigenti nel Paese.

“Vogliamo esprimere la nostra sincera gratitudine per il generoso contributo italiano, nel quadro dell’iniziativa di Conversione del Debito che ha permesso la fornitura della strumentazione video necessaria al Dipartimento del Tesoro”, si legge nella lettera di riconoscimento del Ministero della Pianificazione, delle Finanze e dell’Industria inviata alla Sede di Yangon dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo che rinnova e rafforza la stretta collaborazione tra l’Italia e il Myanmar.

Inaugurazione del “Samkar Kham Community Lodge and Restaurant”

Samkar, 16 febbraio 2019 – È stato inaugurato il “Samkar Kham Community Lodge and Restaurant”, la struttura recettiva, nello stato dello Shan, realizzata dalla organizzazione non governativa italiana ICEI nell’ambito del progetto “Promozione economica delle comunità del Lago Inle attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale (EPIC)”, iniziativa cofinanziata da AICS.

Durante la cerimonia di apertura, le autorità statali hanno  consegnato ai rappresentanti delle comunità locali l’attestato di riconoscimento per la  certificazione CBT (Turismo basato sulla Comunità).

Le comunità intorno al Lago Samkar sono le principali destinatarie dell’iniziativa: attraverso questo progetto, hanno seguito un programma di formazione specifico per ottenere la qualifica di  “Organizzazioni di Turismo basato sulla Comunità”, proprio per entrare a far parte di un programma governativo legato al  turismo sostenibile.

L’Ambasciatrice italiana in Myanmar, Alessandra Schiavo, presente alla cerimonia ha voluto sottolineare l’importanza di questa iniziativa nell’ambito della strategia italiana per la cooperazione allo sviluppo nel Paese.

Il progetto, per l’importo di un milione di euro,  punta a un miglioramento economico delle comunità locali proprio attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale. L’area del Lago Samkar, contiguo al Lago Inle nello stato dello Shan, è infatti ricca di una natura straordinaria e di un patrimonio culturale unico.

L’inaugurazione della “Samkar Kham Community Lodge and Restaurant” è il risultato di una lunga collaborazione proficua quanto fruttuosa tra le istituzioni governative e locali,  le organizzazioni internazionali, le comunità locali e la ONG italiana ICEI.

A tutti gli attori coinvolti AICS Yangon ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno congiunto finalizzato alla gestione di un turismo sostenibile in questa area unica e spettacolare: un altro passo verso modelli di turismo sostenibile e responsabile che, come sempre, cerca di incoraggiare la coesione sociale, l’inclusione e la diversità culturale.

Il Myanmar rimane un Paese prioritario per la cooperazione allo sviluppo, e la promozione del turismo sostenibile, configurato in un approccio inclusivo, è parte dell’impegno italiano nel Paese, considerando il Turismo, la protezione del patrimonio naturale e culturale fondamentali per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile.

Visita del Direttore AICS Luca Maestripieri in Myanmar

Dal Vietnam, il 9 gennaio scorso, il Direttore AICS Luca Maestripieri ha raggiunto il Myanmar dove erano programmati vari incontri, con l’Ambasciatrice Alessandra Schiavo, con il personale della locale sede AICS e con Rappresentanti governativi. Nel corso della missione, il Direttore Maestripieri, accompagnato dal Titolare della sede AICS di Yangon, ha anche a visitato alcuni progetti finanziati da AICS nel Paese. Nella regione di Magway il Direttore Maestripieri ha avuto modo di visitare quanto realizzato dalle organizzazioni non governative, Progetto Continenti e Terre des Hommes Italia, nel quadro delle iniziative promosse cofinanziate da AICS.

I due progetti hanno consentito la realizzazione di attività volte a promuovere la formazione ed organizzazione dei piccoli coltivatori e delle pratiche agricole sostenibili ed il rafforzamento delle filiere produttive, oltre a mettere in atto le misure necessarie per rafforzare la resilienza delle comunità rurali ai cambiamenti climatici in un’area del Paese quale quella centrale del Myanmar denominata Dry Zone, caratterizzata da scarse precipitazioni.

Il Direttore Maestripieri ha incontrato inoltre il Direttore Generale del Dipartimento di Archeologia del MoRAC (Ministry of Religious Affairs and Culture) presso il sito di Bagan, recentemente nominato Patrimonio Mondiale dell’Umanità anche grazie al sostegno del partenariato tra AICS e UNESCO. Da sempre in prima linea nella salvaguardia del patrimonio culturale birmano, la Cooperazione Italiana ha in passato sostenuto l’iscrizione nella lista UNESCO delle Antiche Città Pyu nel 2014 ed è attualmente coinvolta nella protezione del sito archeologico di Mrauk U nello Stato del Rakhine.